DUALISMO ESSENZIALE PER DROMe FW 21-22
DUALISMO ESSENZIALE PER DROMe FW 21-22. MARIANNA ROSATI, DIRETTORE CREATIVO DEL BRAND, SVILUPPA IL TEMA DEGLI OPPOSTI
01 MARZO 2021
Capi che si caratterizzano per i contrasti che li ritraggono: colori, tagli, forme e volumi. Una collezione estremamente contemporanea che si rivolge ai collezionisti di personalità, consentendogli di essere qualcuno e il suo contrario.
“My safety resides in my freedom.”
Una stanza elegante, uno schermo, due donne, tre pesci neri che nuotano sinuosamente in un vaso di vetro. Un ambiente intimo fuori dal tempo e dallo spazio, le note di una canzone, un’atmosfera onirica. Quello che all’inizio sembra chiaro comincia a sfumare e a perdere nitidezza man mano che il film prosegue, le loro identità si confondono e i loro punti di vista si sovrappongono. Ispirato alla magia sensuale e inquietante del film cult Lost Highway di David Lynch, lo scopo del video non è quello di svelare il mistero, di risolvere i dubbi, ma piuttosto di accoglierli.
Chi è la spettatrice e chi la performer?
Ogni collezione di DROMe è caratterizzata dai contrasti che ritrae: di forme, volumi, tagli, colori, ispirazioni. DROMe si è sempre fondato sulla tensione tra estremi opposti, ed è il motivo per cui questa stagione il Direttore Creativo Marianna Rosati ha scelto di indagare ancor più profonda- mente questa polarità, con una riflessione sul dualismo essenziale sui cui si fonda l’identità di una persona.
Uno dei punti di partenza è il libro Doppelganger, scritto nel 1985 da Stephen Willats, in cui l’aspetto e la personalità che tre persone ordinarie mostrano durante il giorno sono contrapposte ai loro alter ego notturni, descrivendo la loro trasformazione in persone completamente diverse, non solo in termini di aspetto ma anche emotivamente e psicologicamente, come se possedessero due identità coesistenti.
L’intento del libro è quello di provare come ognuno di loro sia, in effetti, due persone diverse allo stesso tempo. Racconta cioè le personalità multiple che costituiscono l’identità del singolo, le individualità diverse che decidiamo di incarnare, a seconda delle circostanze, dei momenti della giornata o anche solo di cosa vogliamo mostrare e cosa vogliamo nascondere. Siamo collezionisti di personalità, possiamo essere qualcuno e il suo contrario.
La collezione si sviluppa attorno a questa dualità, delinea un’uniforme da giorno che sfuma nella sua veste notturna, celando appena sotto la superficie una sensualità sottile e audace. Tagli e silhouette sono un’espressione di questo contrasto strutturale: volumi oversize sono bilanciati da tagli crop, lunghezze diverse si sovrappongono in combinazioni inedite, ridefinendo le proporzioni.
I look oscillano tra un nero intenso e un bianco ghiacciato, con poche concessioni ad altri colori: un grigio freddo ridisegna un completo da ufficio contemporaneo, un verde acceso illumina la sequenza di look come una fiamma improvvisa, un tocco delicato di pesca li riscalda appena, e un
rosso cremisi aggiunge un lato provocante alla palette.
Forme maschili come blazer e pantaloni a gamba dritta si affiancano a gonne e vestiti femminili, trench e cappotti lunghi danno l’impressione di coltri misteriose, spacchi sensuali e cinturine coperte di borchie segnano le figure. Ogni look sottintende una storia non detta, una verità enigmatica: ogni pezzo è espressione di un sé diverso.
La collezione sembra suggerire che il costante passaggio tra una personalità e l’altra non sia da temere, ma sia piuttosto qualcosa in cui confidare.
La Collezione FW 21/22 è innanzitutto un invito a rinunciare non solo alle definizioni, ma ancor prima al bisogno stesso di definirsi. Il coraggio di accettare le nostre contraddizioni, i contrasti della nostra anima, è in fin dei conti ciò che ci rende liberi.