BIKI: LA DONNA CHE RESE “DIVINA” MARIA CALLAS
BIKI: LA DONNA CHE RESE “DIVINA” MARIA CALLAS. UN OMAGGIO A UNA DELLE MITICHE COUTURIER DELLA MODA
12 SETTEMBRE 2024
A 25 anni dalla sua scomparsa, un documentario ci porta a riscoprire Elvira Leonardi Bouyeure, conosciuta da tutti come “Biki”, couturier tra le più famose al mondo. Un omaggio a una donna che ha contribuito a portare l’alta moda da Parigi a Milano, tra via Sant’Andrea e via Montenapoleone, tra la Scala e via Verdi
UN OMAGGIO AD UNA GRANDE PIONIERA DELLA MODA MADE IN ITALY
SINOSSI
Ripercorrendo la sua vita si parla di moda, di musica, di dive, di lusso, di celebrità, di Gabriele D’Annunzio e di Brigitte Bardot, di Doris Duranti e di Valentina Cortese, oltre che di gioielli e meravigliose camicie da notte.
A guidarci tra i capitoli della vita di Biki è Carolina Rosi, attrice e nipote di Krizia (altra grande protagonista del mondo della moda). Carolina dà voce ai numerosi scritti che Biki ha conservato, creando un ricco archivio, che per la prima volta si apre alle macchine da presa e ci permette di raccontare la sua vita: fotografie, lettere, telegrammi, diari e giornali dell’epoca ci fanno conoscere la sua famiglia, il rapporto con il nonno acquisito Giacomo Puccini e soprattutto l’incredibile determinazione ad affermarsi attraverso il lavoro nonostante venisse da una famiglia benestante. Biki voleva una vita ricca grazie alla sua professione e alle sue creazioni, voleva imporre al mondo sé stessa e il suo marchio.
Al centro del racconto, l’incontro con Maria Callas, cliente speciale e amica, che porta le creazioni di Biki in tutto il mondo. E la Callas, grazie a Biki, diventa la “divina”, l’icona di quell’eleganza non naturale ma studiata in ogni dettaglio, che tutti conosciamo. Un rapporto unico – quello tra le due donne – ricostruito anche grazie alla Fondazione Zeffirelli e all’Archivio Publifoto a Torino.
A ricostruire nel dettaglio fatti e avvenimenti è Simona Segre, grande esperta di Biki, e tanti testimoni. Gli abiti di Biki sono indossati con allegria dai giovani dell’Accademia Costume&Moda di Milano, che ne riscoprono il mondo. La musica originale del documentario è della compositrice e violinista di fama internazionale Laura Masotto, le scenografie di NANA.LAB, mentre alcune celebri arie d’opera sono cantate dalla soprano Monika Lukács, accompagnata al piano da Stefano Ligoratti, a Casa Verdi.
INTERVISTATI
§ Giampiero Arcese, Docente di Storia della moda, Accademia Costume e Moda, Milano
§ Vittoria Caterina Caratozzolo, Studiosa di moda, Università Sapienza, Roma
§ Barbara Costa, Responsabile Archivio storico Intesa Sanpaolo
§ Caterina D’Amico, Direttrice del Museo-Fondazione Zeffirelli, Firenze
§ Grazia D’Annunzio, Docente di Giornalismo della moda, Università degli Studi di Milano
§ Sofia Gnoli, Studiosa di moda, Docente IULM, Milano
§ Stefano Marino, Docente di Estetica, Università di Bologna
§ Enrica Morini, Storica della moda
§ Ilaria Narici, Direttore Scientifico Fondazione Rossini, Pesaro
§ Emanuela Scarpellini, Docente di Storia contemporanea, Università degli Studi di Milano
§ Simona Segre, Docente di Sociologia della moda, Università di Bologna
§ Pippo Zeffirelli, Presidente Fondazione Franco Zeffirelli, Firenze